VECRĪGA
Il centro storico
Il centro storico dal XIII secolo è sempre stato il centro economico e culturale della regione e col tempo si è sviluppato in una città fiorente come testimonia il suo ruolo nella Lega Anseatica. Riga è sempre stata una città multiculturale e ciò ha influenzato anche il suo sviluppo. Nell’architettura del centro storico si nota l’influenza tedesca, svedese, russa, italiana, olandese e diverse altre. La città è incredibilmente sopravvissuta a tutte e due le guerre mondiali.
La rete stradale del centro storico è rimasta simile a quella creata nel XIII secolo. Si possono notare ancora le tracce del fume sparito di Riga (Ridzene), e i contorni degli edifici spariti. Si possono notare i segni che hanno lasciato gli ordini dei cavalieri tedeschi nelle loro fortificazioni medioevali (Marstalu iela, La Torre della Polvere, Troksnu iela) e quelli lasciati dagli svedesi nel XVII secolo, quando le fortificazioni sono state trasformate, secondo il così detto metodo olandese, in bastioni e rivellini. Dei tempi svedesi ci sono rimasti i famosi Tre Fratelli, le tre case più vecchie sopravissute nel distretto dei depositi, la più vecchia delle quali è stata costruita nel XV secolo e la Porta Svedese (l’unica delle otto porte della fortificazione ad essere sopravissuta) con la sua triste leggenda della ragazza lettone che, contravvenendo alle regole, si era innamorata di un soldato svedese e per punizione venne murata viva nella fortificazione. Durante la rivoluzione industriale nel XIX secolo le fortificazioni erano diventate piuttosto un impedimento e sono state parzialmente demolite dando spazio ad una nuova Riga con lo sviluppo di nuove strade e viali spaziosi dal 1857 al 1863. Dopo tale data Riga non ha subito più grandi modificazioni.
Il territorio del centro storico storicamente era diviso in 3 zone – la città (dentro le mura), la periferia della città (fuori le mura) e la campagna. Nelle prime due, le regole di costruzione e le condizioni di vita erano diverse. Questa diversità ha definito il loro carattere architettonico e la loro conservazione fino ai giorni nostri. La costruzione di edifici in muratura era permessa solo in città, così la maggior parte degli edifici fuori città sono costruiti in legno. Gli edifici sopravvissuti testimoniano la enorme differenza tra gli stili di vita, le diverse dominazioni, culture, appartenenze nazionali che hanno prevalso in questa città, lasciandoci un patrimonio di edifici romanici, gotici, rinascimentali, classici, neoclassici, eclettici e di art noveau.
Da vedere il castello di Riga, è uno dei più grandi castelli medioevali dell’Europa settentrionale e il Duomo è una delle più grandi chiese che già agli inizi del XX secolo vantava l’organo migliore al mondo.
La prima pietra del Duomo è stata posata nel 1211 con l’intenzione di costruire la residenza per il Vescovo Alberto di Brema (Albrecht von Buxthoeven, Adalbertus Canonicus Rigensis in latino) il quale è considerato il fondatore della città. La chiesa fu finita nel 1300. Durante la costruzione sono cambiati i progetti, gli stili e i materiali. Al posto di due torri ne è stata costruita solo una. Nel 1595 la torre di 140 metri era la più alta in Riga. Nell’attacco subito dalla città nel 1710 è stato gravemente danneggiato il tetto. Nel restauro ne è stata cambiata la pendenza. Quando nel 1772 su ordine di Caterina II di Russia sono state vietate le sepolture dentro le chiese, le tombe sono state eliminate dalla chiesa alzando così il livello del pavimento. Nel 1775 il governo della città fa rifare la torre rimpiazzandola con l’attuale torre barocca.
Durante la dominazione sovietica il Duomo è stato adattato a sala concerti, smontando l’altare e sistemandoci delle sedie.
Dopo l’indipendenza, il Duomo funziona nuovamente come chiesa e continua ad ospitare dei bellissimi concerti di organo.
Vecrīga, cioè il centro storico di Riga fa parte del Patrimonio dell’Umanità (UNESCO).
Più informazioni: https://www.riga.lv/media/VecrigaInfo/en.html